sabato 28 febbraio 2015

Tristezze della luna - Charles Baudelaire

Buon fine settimana cari lettori di Frasiandu.
Oggi vi presentiamo una affascinante poesia del grande Charles Baudelaire;
Ci auguriamo che il testo sia di vostro gradimento ed interesse.
Una buona lettura e buona giornata a tutti voi.


Questa sera la luna sogna con più languore;
come una donna bella su cuscini svariati
che con la mano lieve e distratta accarezza
prima del sonno il dolce contorno dei suoi seni,
sopra il lucido dorso di valanghe di seta,
morente s'abbandona a lunghi smarrimenti,
e gira intanto gli occhi su visioni bianche
che nell'azzurro salgono, come sboccio di fiori.
Quando nel suo accidioso languore, qualche volta
lascia un'ascosa lacrima cadere sulla terra,
nemico del riposo, un pio poeta accoglie
nel cavo della mano quella pallida lacrima
iridescente al pari di un frammento d'opale,
e la cela agli sguardi del sole, nel suo cuore.


di
Charles Baudelaire.



Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

venerdì 27 febbraio 2015

Al lettore - Charles Baudelaire

Buon pomeriggio cari lettori di Frasiandu.
Una bella poesia per intrattenerci, vi auguro una buona lettura a tutti voi.



Al Lettore

L'errore, la stoltezza, i laidi trascorsi
ci attanagliano l'anima, crucciando i nostri petti;
noi sottoliniamo i nostri amabili rimorsi
come i pezzenti nutrono i loro immondi insetti.

Son tenaci i peccati e vili pentimenti;
ci confessiamo chiedendo una mercede abietta,
poi sulla via melmosa ritorniamo contenti,
credendoci detersi da qualche lacrimetta.

Satana Trimegisto, accanto all'origliere
del peccato, ci culla rapiti lungamente, 
e il metallo del nostro indomito volere
fonde, appena lo tocca quel chimico sapiente.

I fili ci muovono, il Diavolo le tiene!
Ci avvincono le cose ripugnanti e bestiali;
senza orrore ogni giorno, fra le tenebre oscene,
ci avviciniam d'un passo alle porte infernali.

Come un vizioso povero che bacia e succhia il seno
vizzo e martirizzato d'una sordida trecca, 
noi rubiamo passando il piacere terreno
e lo spremiam rabbiosi come un arancia secca.

Entro il nostro cervello, come un groppo di vermi,
un popolo di dèmoni gozzoviglia crudele
e, quando respiriamo, entro i polmoni infermi
precipita la Morte con sue cupe querele.

Se lo stupro, l'incendio, il veleno, il pugnale
non hanno ricamato con perizia squisita
dei nostri giorni grigi l'orditura banale,
gli è che l'anima nostra non è abbastanza ardita!

Ma fra i lupi, le iene, i falchi e le pantere, 
le scimmie, i sciacalli, gli scorpioni, i serpenti
che urlano e grugniscono, giostrando in turpi schiere
entro il serraglio infame dei nostri traviamenti,

uno ve n'è, più laido, più maligno ed immondo!
Sebbene non accenni un gesto ne un bisbiglio,
vedrebbe volentieri crollare l'interno mondo
e inghiottirebbe il globo con un grande sbadiglio:

é la Noia! Con l'occhio di lacrime appannato
fuma e sogna la forca nel suo tardo cervello.
Tu, lettor, conosci quel mostro delicato,
ipocrita lettore, mio pari, mio fratello!



di
Charles Baudelaire.



Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

giovedì 26 febbraio 2015

La musica


Buonasera e bentrovati cari lettori di Frasiandu.

Spesso è un mare, la musica, che mi prende ogni senso!
A un bianco astro fedele,
sotto un tetto di brume o nell'etere immenso,
io disciolgo le vele. 

Gonfi come una tela i polmoni di vento,
varco su creste d'onde,
e col petto in avanti sui vortici m'avvento
che il buio mi nasconde. 

D'un veliero in travaglio la passione mi vibra
in ogni intima fibra;
danzo col vento amico o col pazzo ciclone
sull'infinito gorgo.

Altre volte bonaccia, grande specchio ove scorgo
la mia disperazione!


di Charles Baudelaire
                                                                                                


      Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

mercoledì 25 febbraio 2015

A una passante - Charles Baudelaire




La via assordante strepitava intorno a me. 
Una donna alta, sottile, a lutto, in un dolore 
immenso, passò sollevando e agitando 
con mano fastosa il pizzo e l'orlo della gonna 
agile e nobile con la sua gamba di statua. 


Ed io, proteso come folle, bevevo 
la dolcezza affascinante e il piacere che uccide 
nel suo occhio, livido cielo dove cova l'uragano. 

Un lampo, poi la notte! - Bellezza fuggitiva 
dallo sguardo che m'ha fatto subito rinascere, 
ti rivedrò solo nell'eternità? 

Altrove, assai lontano di quì! Troppo tardi! Forse mai! 
Perchè ignoro dove fuggi, né tu sai dove io vado, 
tu che avrei amata, tu che lo sapevi!


di
Charles Baudelaire.


Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

martedì 24 febbraio 2015

Stasera che dirai, povera anima solitaria! - Charles Baudelaire

Buonasera cari lettori di Frasiandu.


Stasera che dirai, povera anima solitaria,
che dirai, mio cuore, cuore appassito un tempo
a lei che è tanto bella, tanto buona, tanto cara,
e t'ha all'istante fatto rifiorire con il divino sguardo?

Mettiamoci d'orgoglio a cantare le sue lodi:
nulla vale la sua dolce autorità!
Profumo d'Angeli ha la sua spirituale carne!
Come ci veste d'un abito di luce quel suo occhio!

Di notti e in solitudine,
sulla strada e tra la gente,
il suo fantasma danza in aria come fiaccola!

A volte parla e dice: < Sono bella e ordino
che per amore mio amiate solo il Bello;
sono l'Angelo custode, la Musa e la Madonna! >


di
Charles Baudelaire.



Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

lunedì 23 febbraio 2015

Charles Baudelaire

Bentrovati e buon inizio settimana a tutti i lettori di Frasiandu.
Per iniziare meglio la settimana, oggi vi proponiamo un famosissimo autore francese.

Charles Baudelaire (Parigi, 9 Aprile 1821 - Parigi, 31 Agosto 1867) è stato un poeta, scrittore, critico letterario,d'arte e traduttore francese.
Riconosciuto come il più grande dei poeti francesi del XIX secolo, esponente chiave del Simbolismo, nonché anticipatore del Decadentismo.
Baudelaire eccelle nella sua espressione senza precedenti di una sensibilità complessa e di temi moderni nelle strutture di rigore classico e arte tecnica. 
"I fiori del male"(Les fleurs du Mal) è la sua opera più importante, considerata una dei classici della letteratura francese e mondiale.
Lo ricordiamo con una sua poesia molto profonda e piena di significati.
Buona lettura.





Armonia della sera

Già s'avvicina l'ora che trepido ogni fiore
come un vaso d'incenso svapora sullo stelo;
solcano effluvi e musiche la sera senza velo;
malinconico valzer, delirante languore!

Ogni fiore svapora trepido sullo stelo;
il violino geme come un afflitto cuore;
malinconico valzer, delirante languore!
Come un altare immenso è triste e bello il cielo.

Il violino geme come un afflitto cuore,
un mite cuore, ch'odia il nulla vasto e gelido!
Come un altare immenso è triste e bello il cielo;
nel suo sangue rappreso il sole immoto muore.

Un mite cuore, ch'odia il nulla vasto e gelido,
dei bei giorni che furono raccoglie ogni bagliore;
nel suo sangue rappreso il sole immoto muore...
Il tuo ricordo in me brilla come un cimelio.


di
Charles Baudelaire.



Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

sabato 21 febbraio 2015

Coprimi, amore, il cielo della bocca - Rafael Alberti

Bentrovati cari lettori di Frasiandu.
Vi auguro di trascorrere un bel  un fine week-end pieno di divertimento e di allegria.
Vi intratteniamo con una bella poesia di Rafael Alberti.
Buona lettura.


Coprimi, amore, il cielo della bocca
con codesta rapita spuma estrema,
che è gelsomino sapido ed ardente,
germogliato in corallo della roccia.

Amore rendi folle il suo sapore,
il lancinante tuo supremo fiore,
in diadema piegando il suo furore
slabbrato dal garofano mordente.

Oh misurato fluire, amore, oh bel
gorgogliar temperato della neve
in tanto angusta grotta in carne viva,

per rimirar come il tuo fine collo
fa scivolare, amore, grande pioggia
di gelsomini e stelle di saliva!


di
Rafael Alberti.


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

venerdì 20 febbraio 2015

Secondo ricordo - Rafael Alberti


Anche prima, 
molto prima della rivolta delle ombre, 
e che nel mondo cadessero piume incendiate 
e un uccello potesse essere ucciso da un giglio. 

Prima, 
prima che tu mi domandassi 
il numero e il sito del mio corpo. 

Assai prima del corpo. 

Nell'epoca dell'anima. 

Quando tu apristi nella fronte non coronata, del cielo, 
la prima dinastia del sogno. 

Allorché, 
contemplandomi nel nulla, 
inventasti la prima parola. 

Allora, 
il nostro incontro.


di
Rafael Alberti.


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

giovedì 19 febbraio 2015

L'angelo buono - Rafael Alberti

Buonasera e buona lettura a tutti i lettori di Frasiandu.

Venne quello che amavo,
quello che chiamavo.
Non quello che spazza cieli senza difese,
astri senza capanne,
lune senza patria,
nevi.
Nevi di quelle cadute da una mano,
un nome,
un sogno,
una fronte.
Non quello che ai suoi capelli
legò la morte.
Quello che io amavo.
Senza graffiare i venti,
senza ferire foglie né muovere cristalli.
Quello che ai suoi capelli
legò il silenzio.
Per scavarmi, senza farmi male,
una riviera di luce dolce nel petto
e rendere la mia anima navigabile.


di
Rafael Alberti.



Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

mercoledì 18 febbraio 2015

Primo ricordo - Rafael Alberti



Passeggiava con l'abbandono di giglio che mediti,
o quasi d'uccello che sappia di dover nascere.
Senza vedersi si guardava in una luna a cui il sogno faceva da specchio,
in un silenzio di neve che innalzava i passi.
Affacciata a un silenzio.
Era anteriore all'arpa, alle parole, alla pioggia.
Non sapeva.
Bianca alunna dell'aria,
tremava con le stelle, con il fiore e con gli alberi.
Il suo stelo, la verde sua cintura.
Con le mie stelle
che, di tutto ignoranti,
per scavar nei suoi occhi due lagune
lei in due mari annegarono.

E ricordo...

niente più: morta, sparire.


di
Rafael Alberti.



Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

martedì 17 febbraio 2015

Treno amore - Rafael Alberti

Buongiorno e bentrovati cari lettori di Frasiandu.
Per voi oggi delle belle poesie, intense e piene di significato di Rafael Alberti.
Un poeta spagnolo dell'900.
Buona lettura.


 Treno Amore

Un'altra patria, insonne, non la mia,
d'altro timbro e metallo, gode e illumina
il profilo in rapida penombra
bq. della tua fotografia.

Profilo incerto, annunzio illuminato
seguito da mia ombra che s'affanna
a ridurre la luce di finestra
bq. ad un quadretto nero.

Chiaroscuro vano, un vano duello
che vendicativo spezza lo spazio,
che interrompe un abbraccio fuggitivo
bq. del tuo e mio anelito.

In nessuna stazione, ombra sfuggita
di tua fissa prigione, in nessun punto
tu berrai la luce. T'incita accanto,
bq. ma quanto è lontana!

di 
Rafael Alberti.


Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

sabato 14 febbraio 2015

San Valentino

Bentrovati cari lettori di Frasiandu.
Oggi il mio pensiero va a tutte le coppie innamorate;
14 Febbraio, "San Valentino" ricorrenza dedicata a tutti gli innamorati.
Oggi miei auguri vanno a quelle coppie che nonostante tutto si amano come il primo giorno, perché avere affianco una persona con la quale condividere la tua vita è qualcosa di meraviglioso.
Auguri a tutti gli innamorati, questa poesia la dedico a voi e anche a me! 


T’amo senza sapere 
come…

“T’amo senza sapere come, né quando né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti che così,
in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
  
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno”.

Di

Pablo Neruda






Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.



venerdì 13 febbraio 2015

Campane a sera - Giovanni Alfredo Cesareo



O arcana
campana
lontana,

che in questo silenzio dei campi t'effondi
con dondi gementi, soavi, profondi,
e i sensi d'ignara mestizia confondi;

o arcana
campana
lontana,

qual onda di sogni, d'amari rimpianti,
tu al cuore mi mandi, ma incerti, ma erranti,
ma solo all'umana tua voce balzanti!

O arcana
campana
lontana,

è l'ora che l'ombre si fanno maggiori
e affiocano i trilli dei grilli sonori;
è l'ora che han tregua nel sonno i dolori.

O arcana
campana
lontana,

divina è la pace che piove da' cieli:
s'inclinano i fiori sugli umili steli,
e orano in coro le rame fedeli.

O arcana
campana
lontana,

ma erede d'oscuri misfatti che sento
nel petto echeggiarmi con lungo lamento,
io solo, se t'odo, più cupo divento,

o vana campana che muori nel vento.


di

Giovanni Alfredo Cesareo.


Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

giovedì 12 febbraio 2015

La luce di Dio - Jalal al-Din Rum

Bentrovati cari lettori di Frasiandu.Con questa piccola poesia molto suggestiva vi auguro un buon pomeriggio e una buona permanenza, e ricordatevi che Dio è sempre con noi in ogni istante della nostra vita.





Hanno detto: "Da ogni parte c'è la luce di Dio". 
Ma gridano gli uomini tutti: "Dov'è quella luce?" 
L'ignaro guarda a ogni parte, a destra, a sinistra;ma dice una Voce:
Guarda soltanto, senza destra e sinistra!".


di
Jalal al-Din Rum





Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

mercoledì 11 febbraio 2015

Selva d'amore - Sibilla Aleramo.





Gaudio l’amarti,
illimitato gaudio
credere al riso dei tuoi occhi,’
è vertigine ancora
la certezza d’esser da te cantata,
oh più tardi, negli anni non più miei,
or che tremare la vita sento
sul ciglio estremo…

di
Sibilla Aleramo.




Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

martedì 10 febbraio 2015

Guardo i miei occhi - Sibilla Aleramo.


Guardo i miei occhi cavi d’ombra
e i solchi sottili sulle mie tempie,
guardo, e sei tu, mio povero stanco volto,
così a lungo battuto dal tempo?
Mi grava l’ombra d’un occulto sogno.
Ah, che un ultimo fiore in me s’esprima!
Come un’opaca pietra
non voglio morire fasciata di tenebra,
ma d’un tratto, dalla radice fonda,

alzare un canto alla ultima mia sera.

di
Sibilla Aleramo.




Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

lunedì 9 febbraio 2015

Rose calpestava - Sibilla Aleramo.

Un Buongiorno e buon inizio settimana a tutti cari lettori di Frasiandu.
Per voi oggi un'altra splendida poesia della grande scrittrice Sibilla Aleramo;
Buona lettura.



Rose calpestava nel suo delirio
e il corpo bianco che amava.
Ad ogni lividura più mi prostravo,
oh singhiozzo invano di creatura.
Rose calpestava, 
s'abbatteva il pugno
e folle lo sputo
sulla fronte che adorava.
Feroce il suo male 
più di tutto il mio martirio.
Ma, or che son fuggita,
ch'io muoia,
muoia del suo male.


di
Sibilla Aleramo.




Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.