venerdì 13 febbraio 2015

Campane a sera - Giovanni Alfredo Cesareo



O arcana
campana
lontana,

che in questo silenzio dei campi t'effondi
con dondi gementi, soavi, profondi,
e i sensi d'ignara mestizia confondi;

o arcana
campana
lontana,

qual onda di sogni, d'amari rimpianti,
tu al cuore mi mandi, ma incerti, ma erranti,
ma solo all'umana tua voce balzanti!

O arcana
campana
lontana,

è l'ora che l'ombre si fanno maggiori
e affiocano i trilli dei grilli sonori;
è l'ora che han tregua nel sonno i dolori.

O arcana
campana
lontana,

divina è la pace che piove da' cieli:
s'inclinano i fiori sugli umili steli,
e orano in coro le rame fedeli.

O arcana
campana
lontana,

ma erede d'oscuri misfatti che sento
nel petto echeggiarmi con lungo lamento,
io solo, se t'odo, più cupo divento,

o vana campana che muori nel vento.


di

Giovanni Alfredo Cesareo.


Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.