giovedì 26 marzo 2015

Nella penombra - Ingeborg Bachmann

Buonasera e bentrovati cari lettori di Frasiandu.
Vi intratteniamo prima di andare a dormire, con questa bellissima poesia,vi auguriamo di trascorrere una dolce notte.
Buona lettura a tutti voi.



Ancora mettiamo entrambi le mani nel fuoco:
tu per il vino del lungo fermento notturno,
io per la mattinale acqua sorgiva, che non conosce i torchi.
il mantice attende il maestro, in cui confidiamo.

Non appena l'ansia lo scalda, il soffiatore giunge.
Va via prima di giorno, arriva prima del tuo richiamo:
è antico, come la penombra sopra le nostre ciglia rade.

Di nuovo egli fonde il piombo nella caldaia di lagrime:
per una coppa a te - occorre solennizzare il tempo perduto -
a me per il coccio pieno di fumo - che sarà versato nel fuoco.
Mi scontro così con te, facendo tintinnare le ombre.

Scoperto è chi esita, adesso,
chi ha scordato la formula magica.
Tu non puoi e non vuoi conoscerla,
bevi sfiorando l'orlo, dove è fresco:
come un tempo, tu bevi e resti sobrio,
le ciglia ti crescono ancora, tu ancora ti lasci guardare!

Io con amore all'attimo protesa sono già, invece:
il coccio mi cade nel fuoco, piombo mi ridiventa
qual'era. E dietro al proiettile sto,
monocola, risoluta, defilata,
e incontro al mattino lo invio.


di

Ingeborg Bachmann


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.