lunedì 26 dicembre 2016

Il Magico Natale

Buon pomeriggio cari lettori di Frasiandu,
Come stanno procedendo le feste natalizie?L'atmosfera del Natale è unica ed è bello condividere queste ricorrenza assieme alle persone che si amano.
Lo staff Frasiandu vi augura buone feste!

S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.

Gianni Rodari.


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

lunedì 12 dicembre 2016

Il colloquio


Buongiorno e benvenuti cari lettori di Frasiandu,
Dicembre è il mese per eccellenza delle feste e voi? Avete già comperato i primi regalini da donare per le festività?
Ringrazio sempre coloro che ci scrivono via e-mail condividendo le proprie poesie e i propri testi, siete veramente in tanti!


Quando ti avrò raggiunto sulla sponda del fiume di luce


e tu mi chiederai che ho fatto tant'anni senza di te,

io ti risponderò: "Ho continuato il colloquio".
Tu riderai per dolcezza tutto il riso de' tuoi bianchi denti,
e cingerai le mie spalle col tuo gesto securo di despota.
E lungo i prati di viole che fioriscono solo pei morti
continueremo il colloquio.




di

Ada Negri



Grazie mille per la vostra come sempre cortese attenzione,
 vi auguriamo buon inizio settimana e buona permanenza insieme a noi,
Staff Frasiandu.




martedì 22 novembre 2016

La bambina di Pompei -Primo Levi

Buongiorno cari lettori di Frasiandu,
Spero che vi siate svegliati di buon umore e con tanta carica per affrontare questa giornata di freddo!
Noi vi auguriamo una buona giornata e una buona lettura!

Poiché l'angoscia di ciascuno è la nostra
Ancora riviviamo la tua, fanciulla scarna
Che ti sei stretta convulsamente a tua madre
Quasi volessi ripenetrare in lei
Quando al meriggio il cielo si è fatto nero.
Invano, perché l'aria volta in veleno
È filtrata a cercarti per le finestre serrate
Della tua casa tranquilla dalle robuste pareti
Lieta già del tuo canto e del tuo timido riso.
Sono passati i secoli, la cenere si è pietrificata
A incarcerare per sempre codeste membra gentili.
Così tu rimani tra noi, contorto calco di gesso,
Agonia senza fine, terribile testimonianza
Di quanto importi agli dei l'orgoglioso nostro seme.
Ma nulla rimane fra noi della tua lontana sorella,
Della fanciulla d'Olanda murata fra quattro mura
Che pure scrisse la sua giovinezza senza domani:
La sua cenere muta è stata dispersa dal vento,
La sua breve vita rinchiusa in un quaderno sgualcito.
Nulla rimane della scolara di Hiroshima,
Ombra confitta nel muro dalla luce di mille soli,
Vittima sacrificata sull'altare della paura.
Potenti della terra padroni di nuovi veleni,
Tristi custodi segreti del tuono definitivo,
Ci bastano d'assai le afflizioni donate dal cielo.
Prima di premere il dito, fermatevi e considerate.

20 novembre 1978


di
Primo Levi.


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

lunedì 14 novembre 2016

Canto dei morti invano - Primo Levi

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Un altra bella poesia del grande autore Primo Levi.
Vi auguriamo un buon inizio settimana e una buona lettura.


Sedete e contrattate
A vostra voglia, vecchie volpi argentate.
Vi mureremo in un palazzo splendido
Con cibo, vino, buoni letti e buon fuoco
Purché trattiate e contrattiate 
Le vite dei nostri figli e le vostre.
Che tutta la sapienza del creato
Converga a benedire le vostre menti
E vi guidi nel labirinto.
Ma fuori al freddo vi aspetteremo noi,
L'esercito dei morti invano,
Noi della Marna e di Montecassino,
Di Treblinka, di Dresda e di Hiroshima:
E saranno con noi 
I lebbrosi e i tracomatosi,
Gli scomparsi di Buenos Aires,
I morti di Cambogia e i morituri d'Etiopia,
I patteggiati di Praga, 
Gli esangui di Calcutta,
Gl'innocenti straziati a Bologna.
Guai a voi se uscirete discordi:
Sarete stretti dal nostro abbraccio.
Siamo invincibili perché siamo i vinti.
Invulnerabili perché già spenti:
Noi ridiamo dei vostri missili.
Sedete e contrattate 
Finché la lingua vi si secchi:
Se dureranno il danno e la vergogna 
Vi annegheremo nella nostra putredine


di
Primo Levi.

Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

mercoledì 2 novembre 2016

Se questo è un uomo - Primo Levi

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Siamo entrati nel mese di Novembre ed inizia con due celebrazioni importanti, due momenti per riflettere e ricordare. Il primo del mese si festeggiano i Santi.
Il 2 novembre è il momento di ricordare chi non c’è più.
Vi dedichiamo questa emozionante poesia,buona settimana!





Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpiterle nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

di
Primo Levi.


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

giovedì 20 ottobre 2016

Autunno - Salvatore Quasimodo


Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Domani inizia l'Autunno! Gli alberi incominciano a perdere le foglie, le giornate si fanno subito buie e il freddo si inizia a far sentire.
In questi momenti è bello stare in casa a  leggere un buon libro e rilassarci ascoltando il rumore della pioggia...
Vi auguro una buona notte e buona lettura.



Autunno mansueto, io mi posseggo
e piego alle tue acque a bermi il cielo,
fuga soave d’alberi e d’abissi.
Aspra pena del nascere
mi trova a te congiunto;
e in te mi schianto e risano:
povera cosa caduta
che la terra raccoglie.

di

Salvatore Quasimodo


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

martedì 4 ottobre 2016

Francesco D'assisi - Il Cantico delle Creature

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Oggi viene onorato il patrono d'Italia;San Francesco D'Assisi.
Considerato un religioso e anche un poeta italiano.
Il 4 ottobre di ogni anno viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa Cattolica.

Buon onomastico a tutti coloro che portano questo nome.
Vi lasciamo con questa sua famosa opera.

Buona lettura.


Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue sò le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se confano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mì Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato sì, mì Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato sì, mì Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato sì, mì Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato sì, mì Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato sì, mì Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato sì, mì Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli che'l sosterrano in pace,
ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato sì, mì Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po' scappare:
guai acquelli che morrano ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ca la morte secunda no'l farrà male.
Laudate e benedicete mì Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
di

Francesco D'Assisi.

Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu. 
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-223628?f=a:7439>

domenica 2 ottobre 2016

Giovanni Pascoli - Tratta dai Canti di Castelvecchio

Buongiorno cari lettori di Frasiandu,
Oggi 2 Ottobre è la festa dei Nonni.
I Nonni sono gli angeli che ci proteggono per sempre.
Auguri a tutti voi.

Tra tutti quei riccioli al vento,
tra tutti quei biondi corimbi,
sembrava, quel capo d'argento,
dicesse col tremito, bimbi,
sì... piccoli, sì...
E i bimbi cercavano in festa,
talora, con grido giulivo,
le tremule mani e la testa
che avevano solo di vivo
quel povero sì.
Sì, solo; sì, sempre, dal canto
del fuoco, dall'umile trono;
sì, per ogni scoppio di pianto,
per ogni preghiera: perdono,
sì... voglio, sì... sì!
Sì, pure al lettino del bimbo
malato... La Morte guardava,
La Morte presente in un nimbo...
La tremula testa dell'ava
diceva sì! sì!
Sì, sempre; sì, solo; le notti
lunghissime, altissime! Nera
moveva, ai lamenti interrotti,
la Morte da un angolo... C'era
quel tremulo sì,
quel sì, presso il letto... E sì, prese
la nonna, la prese, lasciandole
vivere il bimbo. Si tese
quel capo in un brivido blando,
nell'ultimo sì.

Di
Giovanni Pascoli.


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

lunedì 19 settembre 2016

Gianni Rodari - Uno strano biglietto di giustificazioni

Buongiorno cari lettori di Frasiandu,
E' tempo di scuola!! tutti pronti a ricominciare a leggere e a studiare.
Oggi vi intratteniamo con un celebre scrittore e pedagogista italiano, Gianni Rodari.
Conosciutissimo in tutto il mondo soprattutto per i suoi testi rivolti a bambini e ragazzi.
Buona lettura e buona giornata.


Lo scolaro Giuseppe Moneta, 
di Gastone 
in un momento di distrazione 
è diventato 
un pianeta. 
Circola intorno al sole 
a discreta velocità, 
attento a non urtare 
con la testa, coi piedi e con le mani 
i pianeti più anziani. 
Per oggi dunque a scuola non verrà. 
La signora maestra 
è pregata di scusarlo, 
i compagni di banco, di osservarlo. 
Stanotte sarà visibile 
tra le costellazioni perfettamente riconoscibile 
per una macchia d'inchiostro 
sui pantaloni.


di
Gianni Rodari.


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

domenica 11 settembre 2016

Vincenzo Cardarelli - Settembre a Venezia.

Buongiorno cari lettori di Frasiandu,
Ci scusiamo per questa piccola assenza, ma adesso ricominciamo più carichi che mai.
Molti di voi sono già rientrati a lavoro e altri a scuola o all'università.
Faccio un in bocca al lupo a tutti voi per un buon anno scolastico!




Già di settembre imbrunano
a Venezia i crepuscoli precoci
e di gramaglie vestono le pietre.
Dardeggia il sole l'ultimo suo raggio
sugli ori dei mosaici ed accende
fuochi di paglia, effimera bellezza.
E cheta, dietro le Procuratìe,
sorge intanto la luna.
Luci festive ed argentate ridono,
van discorrendo trepide e lontane
nell'aria fredda e bruna.
Io le guardo ammaliato.
Forse più tardi mi ricorderò
di queste grandi sere
che son leste a venire,
e più belle, più vive le lor luci,
che ora un po' mi disperano
(sempre da me così fuori e distanti!)
torneranno a brillare
nella mia fantasia.
E sarà vera e calma
felicità la mia.


di
Vincenzo Cardarelli.




Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

mercoledì 24 agosto 2016

Grotta - Federico Garcia Lorca


Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Le vacanze stanno per finire, la scuola sta per ricominciare e tutti noi a lavoro dobbiamo tornare!
L'unica spensieratezza ci rimane la lettura che ci rilassa sempre.
Vi auguriamo una splendida serata  e buona lettura.



Dalla grotta si levano
lunghi singhiozzi.

(Il viola
sul rosso).

Il gitano rievoca
paesi remoti.

(Torri alte e uomini
misteriosi).

Nella voce rotta
vanno i suoi occhi.

(Il nero 
sul rosso).

E la grotta imbiancata
trema nell'oro.

(Il bianco 
sul rosso).

di 

Federico Garcia Lorca.




Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

sabato 13 agosto 2016

Agosto - Federico Garcia Lorca.

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Questa sera vi facciamo compagnia così, con questa bellissima poesia.
Notte magiche d'estate aspettando Ferragosto, vi auguriamo buone vacanze e buon divertimento.
Buona lettura!

Agosto,
controluce a tramonti
di pesca e zucchero
e il sole dentro la sera
come il nocciolo nel frutto.

La pannocchia serba intatta
la sua risata gialla e dura.

Agosto.
I bambini mangiano
pane nero e luna piena.

di
Federico Garcia Lorca.




Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

lunedì 1 agosto 2016

Canzone del pederasta - Federico Garcia Lorca

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Iniziamo il mese di Agosto con un altra bella poesia del grande 
Federico Garcia Lorca.

Stanno per arrivare le tanto attese vacanze, c'è chi parte c'è chi rimane nella propria città;
Ma noi staff Frasiandu vi terremo sempre compagnia con le nostre poesie e letture.
Vi auguriamo una splendida serata e buon inizio vacanze a tutti!



Il pederasta si pettina
nella sua mantiglia di seta.

I vicini sorridono
alle loro finestre interne.

Il pederasta liscia
i riccioli della sua testa.

Nei patios gridano i pappagalli,
zampilli e pianeti.

Il pederasta si orna
di un gelsomino sfacciato.

La sera diventa strana
tra pettini e convolvoli.

Lo scandalo trema
rigato come una zebra.

I pederasti del sud
cantano sulle terrazze.

di

Federico Garcia Lorca.




Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

mercoledì 20 luglio 2016

Cordova - Federico Garcia Lorca

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Iniziamo con un altro autore Federico Garcia Lorca, è stato un poeta e drammaturgo spagnolo del '20.
Delle sue opere, quella piú universalmente conosciuta é il "LLanto por la muerte de Ignacio Sánchez Mejías" ('La cogida y la muerte') la cui struggente partecipazione interiore ne fanno un'opera davvero di tutti. La morte e la sua negazione hanno fatto invece diventare "A las cinco de la tarde" un termine comune a tutte le latitudini e dovunque indicante la freddezza cieca del destino.


Cordova.
Lontana e sola.

Cavallina nera, grande luna,
e olive nella mia bisaccia.
Pur conoscendo le strade
mai più arriverò a Cordova.

Nel piano, nel vento
cavallina nera, luna rossa.
La morte mi sta guardando
dalle torri di Cordova.

Ahi, che strada lunga!
Ahi, la mia brava cavalla!
Ahi, che la morte mi attende
prima di giungere a Cordova!

Cordova,
lontana e sola.


di
Federico Garcia Lorca.


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.


sabato 16 luglio 2016

Per la morte di Cino da Pistoia - Francesco Petrarca.

Buon pomeriggio cari lettori di Frasiandu,
E' arrivato il week end finalmente un pò di relax! 
Vi auguriamo di passare delle belle vacanze estive piene di divertimento e perché no anche di buona lettura insieme a noi!



Piangete, donne, et con voi pianga Amore;
piangete, amanti, per ciascun paese,
poi ch'è morto collui che tutto intese
in farvi, mentre visse, al mondo honore.

Io per me prego il mio acerbo dolore,
non sian da lui le lagrime contese,
et mi sia di sospir' tanto cortese,
quanto bisogna a disfogare il core.

Piangan le rime anchor, piangano i versi,
perché 'l nostro amoroso messer Cino
novellamente s'è da noi partito.

Pianga Pistoia, e i citadin perversi
che perduto ànno sí dolce vicino;
et rallegresi il cielo, ov'ello è gito.


di
Francesco Petrarca.



Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

giovedì 7 luglio 2016

Nova angeletta sovra l'ale accorta - Francesco Petrarca


Buonasera cari lettori di Frasiandu,
In una bella sera d'estate è stupendo rilassarci leggendo delle poesie e libri affascinanti, ci tengono compagnia in ogni momento.
Vi auguriamo una splendida serata all'insegna della poesia.
Buona lettura.



Nova angeletta sovra l'ale accorta
scese dal cielo in su la fresca riva
là 'nd'io passava sol per mio destino.

Poi che senza compagna e senza scorta
mi vide, un laccio che di seta ordiva
tese fra l'erba ond'è verde il camino.

Allor fui preso, e non mi spiacque poi,
sì dolce lume uscia degli occhi suoi!

di
Francesco Petrarca.


Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

mercoledì 29 giugno 2016

S'una fede amorosa... - Francesco Petrarca.

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Facciamo un in bocca al lupo a tutti i maturandi, buona fortuna!
Noi vi lasciamo con questa bella poesia, buona lettura!




S'una fede amorosa, un cor non finto,
un languir dolce, un desïar cortese;
s'oneste voglie in gentil foco accese,
un lungo error in cieco laberinto;

se ne la fronte ogni penser depinto,
od in voci interrotte a pena intese,
or da paura, or da vergogna offese;
s'un pallor di vïola et d'amor tinto;

s'aver altrui piú caro che se stesso;
se sospirare et lagrimar maisempre,
pascendosi di duol, d'ira et d'affanno;

s'arder da lunge et agghiacciar da presso
son le cagion' ch'amando i' mi distempre,
vostro, donna, 'l peccato, et mio fia 'l danno.


di
Francesco Petrarca.

Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

venerdì 24 giugno 2016

Sonetto trecentodieci - Francesco Petrarca

Buongiorno cari lettori di Frasiandu,
La settimana sta per terminare aspettiamo il week end per rilassarci e concentrarci meglio sulla lettura e sulla poesia dei vari autori !
Buona lettura.


Zephiro torna, e 'l bel tempo rimena,
e i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia,
e garrir Progne e pianger Philomena,
e primavera candida e vermiglia.
Ridono i prati, e 'l ciel si rasserena;
Giove s'allegra di mirar sua figlia;
l'aria, l'acqua e la terra è d'amor piena;
ogni animal d'amar si riconsiglia.
Ma per me, lasso, tornano i più gravi
sospiri, che del cor profondo tragge
quella ch'al ciel se ne portò le chiavi;
e cantar augeletti, e fiorir piagge,
e 'n belle donne oneste atti soavi
sono un deserto, e fere aspre e selvagge.


di
Francesco Petrarca.



Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

martedì 21 giugno 2016

Voi ch'ascoltate in rime sparse - Francesco Petrarca

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Un'altra bella poesia del grande autore Petrarca, sperando che vi piaccia!
Vi auguriamo una buona lettura e una buona serata.




Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond’io nudriva ‘l core
in sul mio primo giovenile errore
quand’era in parte altr’uom da quel ch’i’ sono,

del vario stile in ch’io piango e ragiono 
fra le vane speranze ed ‘l van dolore,
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, nonché perdono.

Ma ben veggio or sì ccome al popol tutto 
favola fui gran tempo, onde sovente 
di me medesmo meco mi vergogno;

e del mio vaneggiar vergogna è ‘l frutto,
e ‘l pentersi, e ‘l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.


di
Francesco Petrarca.




Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.