mercoledì 29 giugno 2016

S'una fede amorosa... - Francesco Petrarca.

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Facciamo un in bocca al lupo a tutti i maturandi, buona fortuna!
Noi vi lasciamo con questa bella poesia, buona lettura!




S'una fede amorosa, un cor non finto,
un languir dolce, un desïar cortese;
s'oneste voglie in gentil foco accese,
un lungo error in cieco laberinto;

se ne la fronte ogni penser depinto,
od in voci interrotte a pena intese,
or da paura, or da vergogna offese;
s'un pallor di vïola et d'amor tinto;

s'aver altrui piú caro che se stesso;
se sospirare et lagrimar maisempre,
pascendosi di duol, d'ira et d'affanno;

s'arder da lunge et agghiacciar da presso
son le cagion' ch'amando i' mi distempre,
vostro, donna, 'l peccato, et mio fia 'l danno.


di
Francesco Petrarca.

Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

venerdì 24 giugno 2016

Sonetto trecentodieci - Francesco Petrarca

Buongiorno cari lettori di Frasiandu,
La settimana sta per terminare aspettiamo il week end per rilassarci e concentrarci meglio sulla lettura e sulla poesia dei vari autori !
Buona lettura.


Zephiro torna, e 'l bel tempo rimena,
e i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia,
e garrir Progne e pianger Philomena,
e primavera candida e vermiglia.
Ridono i prati, e 'l ciel si rasserena;
Giove s'allegra di mirar sua figlia;
l'aria, l'acqua e la terra è d'amor piena;
ogni animal d'amar si riconsiglia.
Ma per me, lasso, tornano i più gravi
sospiri, che del cor profondo tragge
quella ch'al ciel se ne portò le chiavi;
e cantar augeletti, e fiorir piagge,
e 'n belle donne oneste atti soavi
sono un deserto, e fere aspre e selvagge.


di
Francesco Petrarca.



Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

martedì 21 giugno 2016

Voi ch'ascoltate in rime sparse - Francesco Petrarca

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Un'altra bella poesia del grande autore Petrarca, sperando che vi piaccia!
Vi auguriamo una buona lettura e una buona serata.




Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond’io nudriva ‘l core
in sul mio primo giovenile errore
quand’era in parte altr’uom da quel ch’i’ sono,

del vario stile in ch’io piango e ragiono 
fra le vane speranze ed ‘l van dolore,
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, nonché perdono.

Ma ben veggio or sì ccome al popol tutto 
favola fui gran tempo, onde sovente 
di me medesmo meco mi vergogno;

e del mio vaneggiar vergogna è ‘l frutto,
e ‘l pentersi, e ‘l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.


di
Francesco Petrarca.




Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

lunedì 20 giugno 2016

Solo e pensoso i più deserti campi - Francesco Petrarca

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Scusateci per questa assenza, ma siamo ritornati carichi!!
Siamo pronti per una bella dose di lettura, buon proseguimento!



Solo e pensoso i più deserti campi 
vo mesurando a passi tardi e lenti,
e gli occhi porto per fuggire intenti 
ove vestigio uman l'arena stampi

Altro schermo non trovo che mi scampi 
dal manifesto accorger de le genti, 
perché negli atti d'alegrezza spenti 
di fuor si legge com'io dentro avampi:

sì ch'io mi credo omai che monti et piagge 
e fiumi et selve sappian di che tempre 
sia la mia vita, ch'è celata altrui.

Ma pur sì aspre vie né sì selvagge 
cercar non so ch'Amor non venga sempre 
ragionando con meco, et io co·llui.


di
Francesco Petrarca.



Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.

mercoledì 8 giugno 2016

Pace non trovo - Francesco Petrarca.


Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Vi auguriamo di trascorrere una buona serata e una buona lettura insieme a noi.
Grazie sempre per tutte l'email che ci mandate e per il vostro affetto.


Pace non trovo, et non ò da far guerra;
e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;
et volo sopra 'l cielo, et giaccio in terra;
et nulla stringo, et tutto 'l mondo abbraccio.

Tal m'à in pregion, che non m'apre né serra,
né per suo mi riten né scioglie il laccio;
et non m'ancide Amore, et non mi sferra,
né mi vuol vivo, né mi trae d'impaccio.

Veggio senza occhi, et non ò lingua et grido;
et bramo di perir, et cheggio aita;
et ò in odio me stesso, et amo altrui.

Pascomi di dolor, piangendo rido;
egualmente mi spiace morte et vita:
in questo stato son, donna, per voi.


di

Francesco Petrarca.



Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.