venerdì 24 giugno 2016

Sonetto trecentodieci - Francesco Petrarca

Buongiorno cari lettori di Frasiandu,
La settimana sta per terminare aspettiamo il week end per rilassarci e concentrarci meglio sulla lettura e sulla poesia dei vari autori !
Buona lettura.


Zephiro torna, e 'l bel tempo rimena,
e i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia,
e garrir Progne e pianger Philomena,
e primavera candida e vermiglia.
Ridono i prati, e 'l ciel si rasserena;
Giove s'allegra di mirar sua figlia;
l'aria, l'acqua e la terra è d'amor piena;
ogni animal d'amar si riconsiglia.
Ma per me, lasso, tornano i più gravi
sospiri, che del cor profondo tragge
quella ch'al ciel se ne portò le chiavi;
e cantar augeletti, e fiorir piagge,
e 'n belle donne oneste atti soavi
sono un deserto, e fere aspre e selvagge.


di
Francesco Petrarca.



Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.