mercoledì 15 febbraio 2017

E l’amore guardò il tempo e rise - Luigi Pirandello

Buonasera cari lettori di Frasiandu.
Ieri 14 Febbraio è stata la ricorrenza della festa degli innamorati.
In questo particolare giorno dell'anno si dimostra l'amore in tutte le sue forme alla persona che si ama.
Un giorno davvero molto particolare e romantico, a tutti gli innamorati dedichiamo questa bellissima poesia.


E l’amore guardò il tempo e rise,
perchè sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,

il tempo moriva e lui restava.

Di
Luigi Pirandello.




Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

domenica 5 febbraio 2017

Giochi ogni giorno - Pablo Neruda


Benvenuti e bentrovati cari lettori di Frasiandu,
Mi fa tanto piacere leggere le vostre tantissime e-mail che ci scrivete giorno dopo giorno, proprio adesso infatti ne stavo leggendo alcune,dove ci avete raccontato come avete trascorso il vostro primo giorno del tanto atteso fine settimana.
Alcuni di voi purtroppo anche oggi hanno lavorato, altri invece si sono dedicati alle persone a loro care magari facendo un giro o andato in qualche locale, passando in modo spensierato questo sabato appena o quasi trascorso.
Altri di voi invece hanno dedicato un pò del loro tempo libero alla letteratura, leggendo qualche bella poesia o qualche bel racconto, magari insieme ai proprio figli.
Questa poesia la voglio dedicare a tutti voi che con tanto affetto, ci scrivete e ci trasmettete la passione per questo mondo e per questo modo di vivere.
Buona lettura.

Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grapolo tra le mie mani ogni giorno.

A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle.
chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.


Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire i venti, tutti.
La pioggia si denuda.

Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.

Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ulitmo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.


Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.

Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.

Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri, copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.

di Pablo Neruda


                                                                                                                Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

sabato 4 febbraio 2017

Fanciulla snella e bruna - Pablo Neruda


Buongiorno, benvenuti e bentrovati carissimi lettori ed appassionati di letteratura!
Finalmente fine settimana, sabato, come trascorrerete la vostra giornata?
Ovunque e comunque voi trascorriate il vostro fine settimana, vi auguro di trascorrerlo nel migliore dei modi, magari andandoci a leggere una bellissima poesia oggi, quella del maestro(così in molti lo chiamano) Pablo Neruda.
Vi auguriamo buona lettura!

Fanciulla snella e bruna, il sole che crea la frutta,
quello che incurva le alghe e fa granire i grani,
creò il tuo corpo gaio, i tuoi occhi di luce
e la tua bocca che sorride col sorriso dell'acqua.

Un sole nero e ansioso ti avvolge a ogni filo
dei tuoi neri capelli, quando stiri le braccia.
Tu giochi con il sole come con un ruscello
e due oscuri ristagni lui ti lascia negli occhi.

Fanciulla snella e bruna, niente a te mi avvicina.
Tutto da te mi scosta come dal mezzogiorno.
Tu sei la gioventù frenetica dell'ape,
l'ubriachezza dell'onda, la forza della spiga.

Eppure, tenebroso, il mio cuore ti cerca:
amo il tuo corpo gaio, la tua voce svelta e lieve.
Farfalla bruna, dolce e definitiva,
come il frumento e il sole, il papavero e l'acqua.


di Pablo Neruda

Grazie mille della vostra cortese attenzione, vi auguriamo buon proseguimento di giornata e buona permanenza insieme a noi.