lunedì 17 luglio 2017

Le parole oggi non bastano - Maria Luisa Spaziani.


Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Iniziamo la settimana con un nuovo autore.
Maria Luisa Spaziani è stata una poetessa, traduttrice e aforista italiana .
Figura ispiratrice della poesia montaliana Autrice di teatro, scrittrice di aforismi, prose d’invenzione e racconti (Aforismi, Donne in poesia, La freccia).
Buona lettura e buon proseguimento.


Non chiedermi parole oggi non bastano.

Stanno nei dizionari: sia pure imprevedibili
nei loro incastri, sono consunte voci.
È sempre un prevedibile dejà vu.
Vorrei parlare con te - è lo stesso con Dio -
tramite segni umbratili di nervi,
elettrici messaggi che la psiche
trae dal cuore dell'universo.

Un fremere d'antenne, un disegno di danza,
un infinitesimo battere di ciglia,
la musica-ultrasuono che nemmeno
immaginava Bach.

di 
Maria Luisa Spaziani.


Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.

lunedì 3 luglio 2017

la sera - Giovanni Pascoli

Buonasera cari lettori di Frasiandu,
Questa sera vogliamo dedicare un post a tutti i ragazzi che stanno affrontando la maturità.
Questo è un step importante della vita, dove vi metterà alla prova e vi farà imboccare diverse strade e solo voi dovrete capire quale  strada sia giusta per il vostro futuro sia professionale che personale.
Buona fortuna a voi cari giovani lettori e buona lettura.




Il giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c’è un breve gre gre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno, che lampi! che scoppi!
Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell’aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell’umida sera.
È, quella infinita tempesta,
finita in un rivo canoro.
Dei fulmini fragili restano
cirri di porpora e d’oro.
O stanco dolore, riposa!
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell’ultima sera.
Che voli di rondini intorno!
che gridi nell’aria serena!
La fame del povero giorno
prolunga la garrula cena.
La parte, sì piccola, i nidi
nel giorno non l’ebbero intera.
Nè io… e che voli, che gridi,
mia limpida sera!
Don… Don… E mi dicono, Dormi!
mi cantano, Dormi! sussurrano,
Dormi! bisbigliano, Dormi!
là, voci di tenebra azzurra…
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era…
sentivo mia madre… poi nulla…
sul far della sera.


Grazie sempre per la vostra attenzione, Staff Frasiandu.