lunedì 13 ottobre 2014

Ugo Russo


Buongiorno e bentrovati cari lettori di Frasiandu!
Lacrime, come se piovesse. Per il calcio è una domenica relativamente tranquilla, grazie alla sosta della serie A per la nazionale. Ma Tutto il calcio minuto per minuto non si ferma, e i suoi telecronisti battono i campi della serie B.
È Ugo Russo, storica voce del programma di Radio1, a rompere il solito aplomb dei radiocronisti. È a Livorno, la partita è finita con un rotondo 6 a 0 per i padroni di casa, il Trapani esce sconfitto. E Russo scoppia in lacrime. Non è tifoso della squadra siciliana. Dopo oltre quarantadue di carriera, il giornalista ha commentato la sua ultima partita.
Una commozione iniziata già dal primo collegamento, quando Russo ha rispolverato la frase con cui, alla fine degli anni '60, era solito esordire: "Gentili signori all'ascolto, la mia voce torna a titillare i vostri padiglioni auricolari".
Ma è alla fine che Russo non riesce a trattenere le lacrime. La voce rotta, i singhiozzi che si susseguono, il telecronista riesce a fatica a chiedere una licenza allo studio: "Ringrazio tutti i meravigliosi ascoltatori che anche questa volta mi hanno seguito. Vi porterò sempre nel mio cuore. Questa è la nostra ultima telecronaca per la Rai, che però è terminata".
 E adesso per onorare questo grande telecronista e giornalista un po della sua biografia.

Ha cominciato a scrivere per un bisettimanale (Record, poi diventato il Corriere Laziale) quando aveva neppure 18 anni, ed ha lavorato per le prime radio private romane sin dal 1974. Con Roma video blu ha inaugurato le televisioni libere della capitale passando, nel tempo, a Pts, Teleregione, Canale 7, Canale 66, Teletevere, Teleroma 56. Con quest'ultima ha lavorato per 16 anni, facendo tutte le radio-telecronache esterne di Lazio e Roma. Ha lavorato per tante importanti televisioni private nazionali. È entrato in RAI nel 1994 diventando, successivamente, inviato.
È attualmente il giornalista in attività ad aver effettuato più radiotelecronache, ora è arrivato ad oltre 4000, come riportato anche su articoli apparsi su La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, Il Corriere dell'Umbria. È stato ospite di varie trasmissioni sulla Rai (Uno Mattina estate, Scommettiamo che?, Casa Rai1, in cui Massimo Giletti lo ha intervistato per 15 minuti assieme all'ex campione di pugilato Sandro Mazzinghi, ecc.). Ha scritto su numerosi giornali e riviste. Per quanto riguarda i quotidiani, ha lavorato per anni con il gruppo Corrieri e Gazzette: è stato prima redattore del Corriere dell'Umbria e del Corriere di Viterbo e poi caporedattore del "Corriere di Civitavecchia e Roma Nord".
Parallelamente al lavoro di giornalista, ha svolto per quasi 30 anni l'attività di cantante e imitatore. In quest'ultima veste, oltre ad arrivare a rifare il verso a circa 200 personaggi, è stato il sosia (con adeguato travestimento) del cantante Demis Roussos, imitandone perfettamente anche la voce, tanto che è stato spessissimo scambiato per lui. Come artista è uscito su vari quotidiani e settimanali, con ampie interviste: Panorama, Stop, Il Momento Sera, Il Messaggero, partecipando, come ospite, a trasmissioni mandate in onda, tra le altre, da Rai, Canale 5, Italia 1, Telemontecarlo.
È stato il cantante solista dei Papi Fruggini, degli Acquaviva, del Centro Sound. Ha lavorato anche con gli Epoca. Nei primi anni Ottanta è uscito un suo 45 giri: Ricordo d'amore e Rimorsi, canzoni delle quali ha composto musica e parole. Il 4 settembre del 2011, prima di trasmettere una partita di serie B, Livorno-Nocerina, è stato colpito da un ictus ischemico che lo ha tenuto in coma per 11 giorni. Poi il miracoloso risveglio e nessuna conseguenza riportata, tant'è che è ritornato presto alla normale attività lavorativa. E a maggio 2012 la Minerva edizioni di Argelato (Bologna) ha pubblicato il suo primo libro autobiografico (il suo terzo in totale, oltre a una decina di prefazioni per libri di altri colleghi o noti personaggi, come ad esempio il già citato Sandro Mazzinghi per il suo "Sul tetto del mondo") "Un microfono a due facce", in cui Russo, partendo dallo spiacevole episodio di Livorno, che avrebbe potuto ucciderlo, unico momento triste del volume, sciorina successivamente una serie di aneddoti e situazioni allegre e particolari dei suoi 44 anni di attività tra giornalismo e spettacolo. Ecco perché, come recita il titolo, le due facce del microfono, oggetto necessario per poter evidenziarli al meglio. Assieme alle tantissime foto dell'autore con i personaggi più noti dello sport e della canzone, incontrati in tutti questi anni, ci sono pure spaccati di un giornalismo pionieristico dove emergono ancor di più umiltà, volontà e spirito di sacrificio, qualità necessarie per andare avanti nella professione. E dunque ci sono anche delle pagine piene di insegnamenti e più di un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere la carriera "della penna e del verbo".
"Un microfono a due facce" è già stato presentato a Bologna, Roma, Milano e Torino in location fantastiche, riscuotendo un buon successo, con tanti personaggi del passato e del presente, grandissimi per quello che hanno fatto o che stanno ancora facendo, ma soprattutto presenti perché amici di Ugo Russo, con il quale condividono la stessa sensibilità, la stessa umanità, la stessa ricerca di quei valori necessari per un sano vivere civile ed equilibrato e che oggi sembrano sfuggirci di mano e, in alcuni casi, non esistere più.
Gli esiti delle suddette presentazioni sono facilmente visibili su Internet. E Ugo promette di mettersi presto al lavoro per la stesura di un altro libro.
Il 12 ottobre 2014 realizza la sua ultima radiocronaca, raccontando la netta vittoria del Livorno sul Trapani per 6 a 0. Al termine del collegamento, mentre rivolge il suo saluto al pubblico, non riesce a trattenere la commozione e scoppia in lacrime in diretta.
Ci auguriamo che il post sia di vostro gradimento nel frattempo buon proseguimento insieme a frasiandu!