domenica 11 gennaio 2015

Gabriele D'Annunzio

Buongiorno carissimi lettori di Frasiandu.
Le feste natalizie sono finite e da oggi si ricomincia con la lettura e con gli approfondimenti dei vari autori celebri.
Oggi la nostra attenzione va ad un grande poeta italiano, Gabriele D’Annunzio.
Gabriele D’Annunzio (Pescara ,12 Marzo 1863– Gardone Riviera , 1 Marzo 1938) è stato
uno scrittore, poeta, politico e patriota italiano. 
Famoso per le sue tante opere :
- il romanzo L’innocente (1892)
- Il piacere, il più noto dei romanzi di D’annunzio
- il romanzo, il Trionfo della morte (1894)

Divenne soprattutto un personaggio importante quando si arruolò a combattere durante la prima guerra mondiale.
Un altro importante pilastro del nostro paese, che viene ricordato nei secoli.


Notte bianca
La mia lunga romanza in mi minore
va per la calma de la notte bianca:
io son già fioco, la chitarra è stanca;
ma voi non ascoltate, e il canto muore.
Vi traggono, Madonna, i sogni a 'l fiume
che rispecchia ne l'acque alte i roseti,
ove dileguan sotto il mite lume
le coppie de le amanti e de i poeti?
<<O voi su 'l letto morbido supina
mentre sorgono i fiori a pispigliar
su da li antichi vasi de la China,
voi sommerge la fresca onda lunar?>>
La mia lunga romanza in mi minore
va per la calma della notte bianca:
io son già fioco, la chitarra è stanca;
ma voi non ascoltate, e il canto muore.
O Madonna, la luna impallidisce
ne 'l ciel come una lampa d'alabastro;
e s'accendono già le prime strisce
di arancio e ora sovra il ciel verdastro.
E voi non vi destate? O su da 'l letto
a l'ultimo incantesimo lunar,
sorgete alfine ignuda a mezzo il petto,
candida e palpitante, ad ascoltar?
Aprite, aprite; de le chiome l'onda
porgetemi: d'amor li incanti io so;
lieve per la vivente scala bionda
a 'l ciel de' vostri baci io salirò.

di
Gabriele D'annunzio


Grazie per la vostra attenzione,staff Frasiandu.