giovedì 27 agosto 2015

Nostalgia - Vincenzo Cardarelli

Buonasera cari lettori di Frasiandu.
Si avvicina Settembre e l'apertura delle scuole prepariamoci ad affrontare nuovi autori e nuove poesie, vi intratteniamo con una poesia del grande Cardarelli.
Vi auguriamo una buona lettura e buona serata.




Alto su rupe,
battuto dai venti,
un cimitero frondeggia:
cristiana oasi nel tartaro etrusco.
Là sotto è la fanciulla
bellissima dei Velcha,
che vive ancora nella tomba dell'Orco.
È il giaciglio gentile
della Pulzella
poco discosto.
Legioni di morti calarono
in quell'antica terra ove sperai
dormire un giorno e rimetter radici.
Oh poter seppellire
nella città silente
insiem con me la favola
di mia vita!
non esser più che una pietra corrosa,
un nome cancellato,
e riposar senza memoria in grembo
alla terra natia come se mai
me ne fossi scostato.
Ma nel sospiro estremo
sarò forse deluso.
Io morrò dove e quando
il fato vorrà.
Meglio forse al randagio
che lasciò il patrio asilo
cader per via conviene, esser disperso.
E resti all'ossa inappagate il fremito,
il desio del ritorno.


di
Vincenzo Cardarelli.



Grazie sempre per la vostra attenzione,Staff Frasiandu.